Papà e mamma dell’anno per i bambini bielorussi

“Ho cominciato nel 1997 e da allora non ho più smesso”. Francesco Bia è papà di 12 mila bambini bielorussi. Un impegno costante per il quale domenica a Roma sarà premiato come “Papà dell’anno” durante il Daddy’s Pride del movimento pacifista dei padri che difendono i diritti inviolabili. Da ex centrocampista del Lamezia e Castrovillari ha dedicato anche la sua vita agli altri. E i risultati lo hanno premiato. Dopo anni, l’associazione Gabb di cui è presidente ha una nuova sede, in via Porta Bari 1 a Modugno. Il gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia di Modugno (Ba) Odv, pur costituitasi formalmente nel novembre del 2003, opera già dal lontano 1997, nel campo dei progetti di risanamento per i bambini bielorussi.

La missione  è quella di contribuire al miglioramento della salute fisica dei bambini facendo trascorrere loro un periodo di vacanza nelle nostre città, infatti da vari studi è stato evidenziato che soggiornare anche per breve tempo in zone non contaminate e alimentarsi con cibi privi di radionuclidi permette di ridurre dal 30% al 50% la radioattività assorbita dai bambini, diminuendo così il rischio di essere colpiti da tumori, leucemie ed altre patologie direttamente connesse.

L’associazione organizza due periodi di soggiorno, uno estivo ed uno invernale, durante i quali i bambini bielorussi vengono accolti temporaneamente da famiglie disposte ad offrire, non solo vitto e alloggio, ma soprattutto affetto e serenità.

Tra gli obiettivi anche quello di migliorare le condizioni di vita dei bambini durante il periodo di residenza in Bielorussia inviando aiuti umanitari e sostenendo progetti mirati alla ristrutturazione di orfanotrofi e alla costruzione di strutture di risanamento, in zone meno contaminate della Bielorussia stessa, per i bambini meno fortunati che non possono soggiornare in Italia.

Accanto Francesco Bia c’è anche la mamma dell’anno Teresa Mennuni

Sulla pagina Facebook dell’ associazione si racconta: “Mamma per scelta.Io ho aderito a un progetto risanamento Chernobyl nel 2002 perché un’amica sapendo che mi occupavo di cani mi ha detto :perché non aiuti i bambini della Bielorussia e così è cominciata la mia bellissima avventura.

Ho ospitato grazie alla associazione Gabb presieduta da Francesco Bia una bellissima bambina per tre mesi durante l’estate e quando ho capito che la bambina aveva problemi importanti di salute ho deciso di adottarla per aiutarla a curarla.

Mi sono adoperata per fargli fare tutti gli accertamenti per capire di cosa si trattasse. La diagnosi è stata Sindrome di Turner Ho pregato tanto. Ho chiesto aiuto e grazie a Dio sono riuscita a curarla iniziando la terapia portando in Bielorussia i farmaci di cui aveva bisogno. Quando nel 2004 dovevo partire per l’adozione a settembre Il 5 maggio giorno del suo compleanno le ho telefonato per fargli gli auguri e le ho chiesto cosa desiderava di regalo e lei mi ha detto che voleva un fratellino Io molto imbarazzata le ho detto che gli avrei spiegato quando sarebbe venuta a casa per sempre e lei mi ha detto Il fratellino é qui con me e me lo ha passato al telefono.Ho pianto tanto e mio marito Nico ha subito deciso che dovevamo adottarli entrambi. Sono tornata in tribunale per cambiare l’adozione da un minore a due. Ci sono riuscita e a settembre del 2004 finalmente i mie figli sono venuti a casa e la piccola è stata curata e oggi è fantastica.Rifarei tutto tutto quello che ho fatto”.

 

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