Si scrive Pug. Ma si legge anche turismo e destagionalizzazione

“Sono entusiasta ed onorata di aver contribuito a questo passaggio epocale per la Storia di Giovinazzo. Sarà mia premura essere al fianco dei cittadini in tutta la fase successiva all’adozione, per poter accogliere e valutare tutte le osservazioni. Pertanto, ci adopereremo per creare occasioni di partecipazione collettiva e di coinvolgimento pubblico. Lo sviluppo di Giovinazzo, per i prossimi vent’anni, passa proprio dal PUG e dalle scelte coraggiose che abbiamo sposato”. A dirlo è consigliera Annamaria Sollecito delegata al Piano urbanistico generale.

I pilastri su cui si fonda il Piano Urbanistico Generale di Giovinazzo sono quattro:

La valorizzazione della costa

La valorizzazione del contesto rurale e del paesaggio

La riqualificazione dei margini urbani

L’ottimizzazione del territorio e la possibilità di ricollocazione degli ambiti destinati ad attività produttive

Il Piano, inoltre, individua tre macrocontesti su cui si orientano tutte le scelte strategiche in esso contenute:

Il contesto rurale

Il contesto urbano

Il contesto periurbano.

Tra gli aspetti più importanti  del nuovo Piano Urbanistico Generale di Giovinazzo c’è l’unitarietà del territorio che vede valorizzati i più preziosi pilastri della Città: la costa e l’agro.

La prima scelta strategica del PUG è proprio la volontà di migliorare le relazioni tra tutti i contesti territoriali caratteristici della nostra Città: la costa, la città e l’entroterra.

Così il Piano favorisce una importante svolta per la valorizzazione di tutta la costa e dei molteplici ambiti caratterizzati come “Contesti periurbani” i quali definiscono i margini della città ma che, di fatto, attualmente, non sono fruibili e vivibili dai cittadini prima e dai turisti poi.

 

Tra gli obiettivi, la definizione di regole di assetto e di utilizzo delle aree libere costiere, per equilibrare la presenza di spazi aperti verdi – migliorando la funzionalità ecologica delle aree agricole costiere – e servizi al turismo balneare in conformità a quanto previsto dal PPTR. Riqualificando e potenziando le attrezzature di servizio alla balneazione con strutture amovibili, realizzate con materiali ecocompatibili e arretrate verso l’interno. Particolare attenzione, viene posta alle visuali e agli accessi al mare per tutta la fascia costiera, realizzando percorsi ciclopedonali, trasversali e paralleli, di connessione tra la costa e il tessuto urbano.

Una maggiore attenzione viene riservata anche ai parcheggi migliorando l’offerta di parcheggi verdi, con vegetazione e terreno permeabile, arretrati rispetto alla costa e mitigati nel paesaggio.

Il PUG, inoltre, punta, con lungimiranza, ad un’attenta valorizzazione del contesto rurale mediante la definizione di una rete di mobilità dolce, l’offerta di servizi legati al turismo, la valorizzazione dei beni culturali storici, l’incentivazione alla ripiantumazione e valorizzazione della coltura tipica dell’olivo tramite politiche di ottimizzazione e innovazione della produzione agricola.Pertanto, l’attenzione ai due contesti: costiero e rurale, genera un meccanismo di destagionalizzazione, per cui la città non è più attrattiva solo nella stagione estiva ma, grazie alla valorizzazione di tutte le potenzialità che il territorio offre, il turismo approda a Giovinazzo in ogni momento dell’anno.

Tra i punti cardine del Piano, quindi, una forte attenzione al paesaggio che interessa anche la valorizzazione di Lama Castello, con il parco naturalistico, e tutti gli ambiti paesaggistici, mediante connessioni ecologiche urbane. Si vogliono, inoltre, creare spazi che favoriscano la fruizione pubblica ed una fascia di aree a verde attrezzato, che funga da corridoio ecologico e mitigazione paesaggistica.

Il PUG fa del paesaggio una priorità da tutelare, ponendo fine all’eccessivo consumo di suolo a cui le nostre città hanno dovuto assistere negli ultimi anni.

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