Dal gruppo consiliare di maggioranza al Comune di Modugno, Modugno Solidale riceviamo e pubblichiamo la seguente nota sull’autonomia differenziata. Argomento discusso in Consiglio Comunale e che ha prodotto una mozione e dei malumori.
“In data 7 febbraio 2023 il gruppo consigliare Modugno Solidale ha protocollato una prima mozione per esprimere contrarietà al disegno di legge sull’autonomia differenziata che verrà discussa nel primo consiglio comunale utile cioè il 20 febbraio 2023. Durante la discussione i colleghi di minoranza hanno fatto plauso all’iniziativa a tutela del nostro territorio, tant’è che il gruppo del Partito Democratico preferì, dichiarando con garbo istituzionale, di non presentare una mozione analoga per non sovrapporsi al gruppo Modugno Solidale;
durante la discussione quasi tutti i consiglieri di maggioranza hanno chiesto un rinvio della discussione e votazione del provvedimento per un approfondimento motivato dal fatto che la materia in questione fosse “complicata”; conseguentemente il provvedimento è stato rinviato al successivo consiglio comunale.
In data 9 marzo 2023 i gruppi di maggioranza, al di fuori del gruppo Modugno Solidale, hanno presentato una seconda mozione avente ad oggetto “PROPOSTA DI CONTRARIETA’ AL DISEGNO DI LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA E ADOZIONE DELLE PROPOSTE DI EMENDAMENTI DELL’ANCI” ;
Così, nel consiglio del 13 marzo 2023 si sono discusse due mozioni dall’apparente contenuto simile, con la semplice differenza che la contrarietà al disegno di legge nell’ultima mozione presentata si intravede solo nel titolo.
In sostanza, con la seconda mozione, i capigruppo hanno semplicemente condiviso gli emendamenti proposti dall’ANCI a differenza della prima mozione di Modugno Solidale in cui si esprimeva netta contrarietà all’intero disegno di legge. Chiaramente ci chiediamo: “Se si è contrari al ddl sull’autonomia differenziata come mai si condividono degli emendamenti alla stessa?”
E ancora ci chiediamo: “Perchè la parola “contrarietà” nell’oggetto della seconda mozione, con primi firmatari i consiglieri di Onda Civica, non trova alcuna riferimento nel contenuto della stessa?”
Dopo l’intervento fatto da Modugno Solidale durante la discussione della prima mozione, con la quale si invitava l’assise ad eventuali proposte di integrazioni, al fine di sottoscrivere un unico documento a firma di tutti i consiglieri, senza una motivazione e con un silenzio assordante i più, seguendo la linea degli amici di palazzo Chigi, bocciano la mozione di Modugno Solidale facendo venire, alla mente di tanti, metodi utilizzati in altre “ere”.
Oltretutto ci rammarica l’intervento di un consigliere di maggioranza il quale afferma che la mozione di Modugno Solidale è stata bocciata perchè la visione politica della maggioranza, intesa come condivisione e non prevaricazione, non trova riscontro nei metodi utilizzati da Modugno Solidale.
Riteniamo RISIBILI queste dichiarazioni in quanto, evidentemente, il collega ha assistito ad un altro consiglio comunale, precisiamo:
è stata la nostra proposta a stimolare tutto il Consiglio Comunale a dare il proprio contributo nell’elaborazione di un testo largamente condiviso che esprimesse ferma condanna del tentativo in atto, con questo disegno di legge, di dividere e non di unire l’intero Paese.
Nonostante il pessimo testo, sempre a proposito di condivisione, è stata da noi votata favorevolmente la seconda mozione, ampiamente annacquata e tanto generale, che fa emergere solo il ruolo pleonastico del primo cittadino (è ovvio che in contesti extra-comunali è il Sindaco a rappresentare l’intera comunità).
Ribadiamo il concetto espresso al punto b) del pessimo testo della seconda mozione, quella approvata, in quanto manca il collegamento tra i LEP e i diritti SOCIALI (CASA, ISTRUZIONE, SANITA’, MOBILITA’) che sono quei diritti che rispondono ai BISOGNI PRIMARI dei cittadini che vivono, presumibilmente come noi, in una società civile.
Noi non badiamo a sterili personalismi e crediamo fortemente che su tematiche di rilevante importanza la condivisione sia talmente importante da impedire, come in questa occasione, a noi di Modugno Solidale e ad altri gruppi consigliari di votare un provvedimento diverso.
Il tutto si può riassumere in una prova di forza che ha permesso una banalizzazione della questione tanto da far si che i proponenti della seconda mozione bocciassero la prima senza entrare nel merito e la “condivisione”, millantata a scapito della prevaricazione, finalmente potremo applicarla su questioni in sospeso da tempo, sul quale Modugno Solidale si interroga, che riguardano squisitamente la comunità modugnese.
Constatiamo che il Sindaco di Modugno, a differenza dei tanti sindaci in Provincia di Bari, non ha preso alcuna posizione in merito tant’è che se avesse condiviso tutte le iniziative sulla questione della contrarietà all’autonomia differenziata, a quest’ora staremmo a discutere di altro; la sua visione programmatica è anche la nostra, ma non per questa legge che dovrebbe essere totalmente depennata; prendiamo atto che i silenzi, come in questo caso, generano EQUIVOCI.
Concludendo, crediamo che la volontà di questa amministrazione, tutt’ora civica, sia diventata quella di essere accondiscendente in tutto e per tutto ai gruppi riconducibili al centro destra che governa in Italia, questa vicenda è l’ennesima prova.
Nonostante la bocciatura della mozione di Modugno Solidale, abbiamo ritenuto giusto e responsabile votare favorevolmente la seconda mozione ritenendoci soddisfatti e vittoriosi per aver portato in consiglio comunale un tema di rilevanza nazionale sul quale anche il Sindaco era, sino ad allora, silente.
Noi continueremo a percorrere la nostra strada a testa alta, proponendo quello che riterremo più confacente al bene comune, cercando la VERA condivisione, senza mai sottostare a diktat di comitivismo civico dal quale ci siamo sempre resi distante.
I consiglieri comunali Vincenzo Scelsi -Antonello Chessa”.