Prezioso pari esterno per la Bulldog Capurso che nella capitale pareggia per 6 a 6 contro la Lazio. I biancorossi dominano la prima frazione, chiusa in vantaggio per 3 reti ad 1, prima di subire il ritorno dei biancocelesti che rimontano fino al 6 a 4. In 71 secondi il pari che vale oro alla luce dei risultati che arrivano dagli altri campi. Tripletta per il 2003 Mazzei, e reti singole per Lamas, Perri e Lisco, che ha realizzato un gran goal direttamente dalla sua porta. Prossimo impegno al Livatino, sabato 2 marzo contro il Cittá di Melilli.
Nulla da fare per la Football Club Capurso che perde lo scontro diretto contro l’Atletico Acquaviva. Due a uno il punteggio finale con Cannone che apre le danze su sviluppi di corner, Fieroni si procura e realizza il penalty del pari, prima dell’allungo decisivo ad opera del bomber barese Antony Guglielmi. Nel finale i granata sfiorano il pari con Strippoli mentre Trall lascia i suoi in dieci. In classifica però i granata mantengono in mano il match point, con due punti di vantaggio che potrebbero valere oro a testimonianza di un campionato regolare sempre condotto in testa. Vantaggio da difendere a denti stretti già dalla trasferta in programma domenica contro il Troìa, mentre l’Acquaviva sarà impegnato nel derby contro il Palese, quinta forza della competizione.
Tutto facile per l’Orsacuti di mister Malena che fa quel che vuole in casa della Maxima Volley. Tre set a zero con parziali di 25-23, 25-17 e 25-22, a favore delle pallavoliste locali che chiuderanno la regolar season contro il fanalino di coda, Farmacia Matarrese. Per un regolamento un po’ contorto, chiuderanno la stagione in quinta posizione, sfiorando i playoff ma impegnate nel playout che però non si prospetta impossibile.
Chiusura per il basket con la Black Bears di mister Angelilli che cade in casa contro il Palagiano e fallisce l’aggancio alla terza piazza. Ottantacinque a sessantotto il risultato finale dinanzi ad un Pala Padovano gremito. Obiettivo playoff che passa ora dalla trasferta in quel di Bari contro i padroni di casa del Duma. Serve l’impresa.