PALAKENDRO LA SERIE A È SERVITA

Un percorso straordinario lungo cinque anni, un progetto di successo, che vale la serie A per Triggiano ed il Palakendro. Protagonista indiscusso Pasquale De Ruvo, che ci aveva visto lungo, essendo stato uno dei pionieri di questa disciplina ed a cui sono bastati pochi anni per raggiungere i vertici più prestigiosi nazionali. Dalla serie D alla serie A per un progetto percui il meglio sembra debba ancora venire.

Alberto Cristofaro, Giulio Lovascio, Fernando Antognini, Nico Macchiaroli, Elian Abdala, Juampi Mendoza, Gabbo De Nittis, Benny Maglio e Juan Pablo Bonini.
Il Palakendro, oggi EUREKA Padel club By Palakendro, ha certificato con la A il suo valore, ed è oggi un punto di riferimento del padel italiano e straniero, ed è un progetto che si estende a partnership che si espandono sul territorio, quali, Monopoli Padel Club, Montefalcone Trani, Acquaviva Padel Club, Country Club Bari, Parchitello Sporting Club, ed a breve diverse saranno le novità in tal senso.
Un merito special al team, che dietro alle quinte con De Ruvo ha lavorato a questo traguardo, figure importanti quali, Bracchi Ocampo (leader del team), Francesco Carriero (direttore del Club) e Maurizio Pierangeli (Presidente della K Sport Academy).
I successi non si fermano al maschile con la compagine femminile capitanata da Sara D’Ambrogio, arrivata a qualche centimetro dalla Serie A, per un double sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
A margine dell’intervista il pensiero di un raggiante Pasquale De Ruvo, che non nasconde la sua gioia e il suo orgoglio per il prestigioso traguardo e lancia una sfida al campionato che verrà per nuovi e ambiziosi traguardi, “Sono fiero e orgoglioso per il traguardo raggiunto. Era solo una questione di tempo. Da buon sportivo quale mi reputo, ho saputo soffrire e digerire sconfitte sul filo del traguardo successe negli anni passati, con la consapevolezza di aver costruito un progetto solido che con il tempo mi avrebbe dato soddisfazione. Il risultato è anche e soprattutto il frutto di relazioni umane costruite con costanza e amore verso lo sport e gli atleti che ne rappresentano i valori.
Un grazie infinito perché siete stati professionali e bravi e avete onorato la mia passione per lo sport. Ora consolidiamoci nella massima perché abbiamo un sogno più grande chiamato scudetto. Ci vorrà un po’ di tempo per vincerlo ma è necessario e giusto sognare e lottare per realizzare il massimo. In ultimo mi piace precisare che questo è amore incondizionato per lo sport perché, la serie A, lo scudetto e tutti i campionati a squadre non solo non hanno ritorno economico, ma obbligano le società sportive ad investire tanto e sostenere tanti costi, però il prestigio di essere tra i migliori aiuta a gratificare gli appassionati che frequentano il nostro club e tutti i pugliesi, oltre a motivare i giovani a scegliere questa displina sin da piccoli”.

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