Nel tema della XXII edizione del Festival, un inno alla speranza.
Penso positivo è il tema scelto per la XXII edizione del Libro Possibile Festival: un omaggio all’omonimo, celebre brano di Jovanotti, a 30 anni dalla sua pubblicazione, ma soprattutto un inno alla speranza.
Il Libro Possibile vuole provare a invertire la rotta. Proporre una narrazione alternativa che porti a riscoprire il valore e la potenza del pensiero positivo, costruttivo. Il filosofo Kierkegaard diceva che la nostra vita esprime il risultato dei nostri pensieri dominanti. La storia dimostra come le più grandi rivoluzioni siano nate da un’idea; che si tratti di invenzioni scientifiche o di principi – come quelli di uguaglianza, libertà e fraternità – che hanno cambiato la società. D’altro canto, anche le guerre nascono da pensieri male orientati verso abusi di potere, sopraffazione, egoismi e distruzione. Se poi restringiamo il campo d’osservazione alla dimensione individuale, noteremo ugualmente come la mente condiziona stati d’animo e agire quotidiano, per cui dovremmo “imparare a scegliere i pensieri, proprio come ogni giorno scegliamo i vestiti da mettere” (“Mangia prega ama”, film di Ryan Murphy).
(immagini prese dalla home Page de Il libro possibile)