Maturi nella fede: la parrocchia Santissimo Salvatore di Capurso si prepara alla costituzione del Consiglio Pastorale Parrocchiale


Sabato 11 e domenica 12 febbraio 2023 la comunità parrocchiale del SS. Salvatore di Capurso è chiamata alle votazioni per eleggere i membri che costituiranno il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Il CPP è un gruppo di fedeli (presbiteri, laici e consacrati) che, in rappresentanza e a servizio della comunità parrocchiale, cerca di attuare la missione della Chiesa, comunità di fede, di culto e di carità e costituisce il segno e lo strumento privilegiato per manifestare e vivere la comunione e la corresponsabilità all’interno della parrocchia.

Il CPP ha un carattere consultivo, perché le sue scelte non possono dipendere esclusivamente dalla formazione di una maggioranza, ma devono configurarsi come il risultato di un discernimento compiuto insieme, alla luce dello Spirito e con il contributo proprio di ogni persona e di ogni ministero ecclesiale. Per questo motivo, l’attività del CPP è accompagnata e illuminata dalla preghiera e dall’ascolto della Parola di Dio; in ogni caso le indicazioni del Consiglio, specialmente se espresse all’unanimità, sono moralmente vincolanti.

I compiti propri del CPP riguardano la programmazione e il coordinamento delle attività pastorali al fine di promuovere la crescita della “cultura della comunione”, formulare il programma pastorale della parrocchia considerando vari ambiti fondamentali tra cui: l’evangelizzazione, la vita liturgico sacramentale, la promozione della comunione ecclesiale, il servizio e la condivisione verso i poveri e il dialogo con il territorio. È compito del CPP fissare i criteri e decidere le scelte di fondo circa l’amministrazione e l’uso dei beni e delle strutture della parrocchia e attraverso la valorizzazione delle competenze dei laici, il CPP offre un’attenzione continuativa ai problemi del territorio.

I consiglieri sono eletti tra laici in rappresentanza dei diversi ambiti e soggetti della comunità parrocchiale che esprimono un servizio stabile alla parrocchia nei settori dell’evangelizzazione e della catechesi, della liturgia, della carità e della missionarietà, movimenti, associazioni laicali ecclesiali effettivamente operanti in parrocchia. Sono elettori ed eleggibili i fedeli di ambo i sessi che vivono in parrocchia e hanno compiuto i 16 anni.

Per coinvolgere al meglio la comunità parrocchiale, don Tonio Lobalsamo, parroco della parrocchia SS. Salvatore di Capurso, ha invitato don Antonio Ruccia docente, Parroco della Chiesa di San Giovanni Battista in Bari ed esperto nel campo pastorale che ha tenuto un incontro esplicativo durante il quale ha esposto con chiarezza e semplicità il vero ruolo del CPP. A lui sono state rivolte alcune domande.

Quali sono le caratteristiche di un consigliere?

Non ci sono caratteristiche particolari, se non l’essenza dello spirito e la volontà di farsi carico del cammino del cristiano comune. I consiglieri devono essere fedeli comuni che vivono la fede con le fatiche e le gioie di tutti.

A cosa serve il CPP?

Il consiglio deve essere la mens mentis della comunità parrocchiale, un luogo dove coinvolgere ragazzi, giovani e adulti alla discussione e condivisione delle problematiche della vita quotidiana, una partecipazione comune all’evangelizzazione e proiettata verso il futuro.

Anche a don Tonio Lobalsamo è stata rivolta una domanda.

Come ha risposto la comunità a questa iniziativa?

Purtroppo ad oggi non sono pervenute tante candidature, in molti antepongono i tanti impegni giornalieri e aggiungere quest’altro un po’ frena, ma sono fiducioso e credo che mettersi a disposizione della parrocchia e del CPP sia un servizio che deve essere vissuto con spirito. Sono sicuro che costituiremo un CPP con le persone giuste che porteranno a termine gli obiettivi di quest’organo di ascolto, di consultazione, di discernimento e di condivisione dove camminare insieme. Per concludere il Consiglio Pastorale parrocchiale deve somigliare ad un consiglio di famiglia dove proviamo a parlarci e a prendere insieme le decisioni di cui la vita famigliare ha bisogno, il buon esito di un CPP dipende dal clima spirituale, da quanto aiuta ciascuno a comunicare nella fede, a crescere nel proprio cammino di credente e affezionarsi di più al cammino degli atri suoi fratelli.

Non resta che augurare alla comunità parrocchiale un buon risultato.

Gabriella De Maglie

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