Giovane, anzi giovanissimo, ed una passione che lo accompagna sin dal grembo materno: la danza. Giordano Signorile, ballerino capursese, da poco vincitore del premio “Miglior giovane talento” all’interno del Contest “Premio danza al Piccinni” ci ha raccontato la sua storia e le sue ambizioni future.
Ciao Giordano, come nasce la tua passione per la danza?
La mia passione per la danza è nata inevitabilmente nel grembo materno, in quanto, mamma è una insegnante di danza ed ha lavorato fino a pochi giorni prima che mi desse alla luce, ballando e muovendomi con lei mi ha trasmesso nel DNA questa bellissima arte.
Da ragazzo del XXI secolo come declini in chiave attuale le regole e il linguaggio della danza classica?
Come giovane ballerino ritengo che il linguaggio principale della danza sia quello di esprimere emozioni con l’uso del proprio corpo. Un linguaggio che serve a stimolare la creatività e l’immaginazione dei giovani che vogliono avvicinarsi all’arte coreutica. Le regole sono sempre le stesse: molto impegno, studio, passione e costanza; ma rispetto al balletto tradizionale dell’epoca attualmente noto troppa importanza nell’estetica con estensioni di gambe esagerate, ricerca quasi maniacale di canoni fisici con performance a dir poco “circensi”. Di conseguenza la vera arte del balletto viene offuscata da quanto precedentemente detto.
Come mai hai deciso di andare a studiare anche all’estero?
Ho deciso di trasferirmi e studiare all’estero, sin dall’età di 14 anni, in quanto vincitore di una borsa di studio di 5 anni offertami dal noto maestro Alexander Mishutin presso il Kyiv Choreographic College a Kyiv, Ucraina e, perchè il metodo di insegnamento nei paesi dell’est nonchè l’importanza che riveste il balletto hanno diverse “sfaccettature” per equilibrio, forza e presenza scenica. Poi il conflitto russo/ucraino ha infranto il mio sogno e dopo varie peripezie sono riuscito a ritornare a casa.
Hai da poco partecipato al “Premio Danza al Piccinni” ed hai vinto il premio come “Miglior giovane talento”. Che emozione hai provato e soprattutto quali sono i tuoi progetti futuri?
Ogni volta che si calca il palcoscenico è sempre come la prima volta: una emozione indescrivibile. Prima dell’esecuzione, adrenalina a mille preceduta da riscaldamento, stretching e tanta concentrazione; è meraviglioso trasmettere agli spettatori emozioni che scaturiscono dal mio animo. Il più imminente progetto è una tournèe internazionale in qualità di solista con la compagnia “Italian National Ballet” che toccherà Italia, Germania e Stati Uniti e che partirà ad Ottobre 2023; poi vedremo cosa mi riserverà il futuro.