A Capurso si festeggia il santo patrono San Giuseppe.

Anche quest’anno i capursesi si apprestano a vivere la festa del santo patrono San Giuseppe. Dopo il triduo di preparazione alla festa, che si è concluso ieri sera, questa mattina il paese si è svegliato a suon di musica con le note del concerto bandistico di Conversano che hanno animato le vie del paese e che si esibirà anche questa sera nella piazza dove è stata allestita la Cassarmonica. Alle 20.00 dopo l’ accensione delle luminarie, della ditta Paulicelli, prenderà il via ufficialmente la festa con la processione del Quadro. Domani, la sveglia sarà affidata alla caratteristica Diana e alle 18.30 mons. Francesco Cacucci presiederà la solenne celebrazione eucaristica alla quale susseguirà la consegna delle chiavi al Santo Patrono, da parte del sindaco Laricchia, per poi iniziare la processione della sacra effige per le vie del paese accompagnata, come da tradizione, dall’ associazione musicale Amici della Musica di Capurso.La giornata finirà con il coloratissimo spettacolo di fuochi pirotecnici. Lunedì, invece, le strade del paese saranno animate dalla bassamusica di Molfetta e in serata ci sarà la processione del quadro che sosterà al Santuario della Madonna del Pozzo. La festa dedicata a San Giuseppe si concluderà con l’emozionante concerto dell’Orchestra “La leggenda del suono” con gli alunni degli istituti comprensivi Bosco-Venisti e Savio-Montalcini di Capurso.

 La festa di San Giuseppe continua nel segno della tradizione – ci racconta don Tonio parroco della chiesa del SS. Salvatore –  ma ci sono delle piccole novità come ad esempio il sostegno di quasi 50 attività commerciali del paese che hanno sponsorizzato la festa e la partecipazione dei ragazzi delle scuole di Capurso che animeranno con un concerto lunedì 5 giugno. Sono felice che il vescovo emerito Cacucci abbia accolto il nostro invito e domenica sarà tra noi. Domenica, inoltre, tutta la chiesa, festeggia la solennità della Trinità, che è comunione, credo che il messaggio più bello che possa lasciare è di cercare di vivere il più possibile tutti quanti insieme con l’aiuto di San Giuseppe”.

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