Tris di goal e di successi per la Football Club Capurso che dopo aver eliminato il Bitritto in Coppa, si ripete vincendo alla stadio dell’Amicizia, il match valevole per la terza giornata d’andata di campionato. Granata a punteggio pieno in classifica che guardano tutti dall’alto. Doppio Fieroni e rete d’autore di Donvito che annientano l’iniziale vantaggio ospite di Lepore.
FORMAZIONI – Quatto-tre-tre per Muzio Fumai che sceglie Pellegrini tra i pali. Donvito, Panunzio, Deserio e capitan Schirone in difesa, mediana composta dal trio Tuttisanti, Antonicelli, Carella, pesante il trio offensivo con Portoghese, Michele Armenise e Fieroni. Minuto di raccoglimento prima del fischio iniziale per ricordare Giorgio Napolitano.
PRIMO TEMPO – Parte forte la squadra di casa, con Tuttisanti che impensierisce da fuori il numero uno ospite che si rifugia in corner. Sugli sviluppi Panunzio va dentro a botta sicura ma D’Oronzo risponde ancora presente. Oltre il danno la beffa con gli ospiti in vantaggio alla prima occasione. Corner da destra per l’incornata dell’ex Lepore e palla in rete per il vantaggio Bitritto. Fieroni non ci sta e dal limite sfiora l’incrocio dei pali, mentre alla mezz’ora Armenise per poco non coglie il pari su sviluppi di azione da sinistra. Il goal è nell’aria e ci pensa Fieroni dopo un assolo a depositare in rete la palla dell’uno a uno. Sul gong D’Oronzo para su Portoghese e manda le squadre al riposo sul pari.
SECONDO TEMPO – Granata oggi in tenuta bianca che entrano determinati a vincerla con Fieroni subito al tiro. Goal che arriva al settimo con Donvito, che di professione fa il difensore. Tiro a giro di bellissima fattura per il due a uno football club. Uno-due temendo per gli ospiti con Fieroni che su sviluppi di corner trova il guizzo giusto per il tre a uno che indirizza in maniera pesante il match. Alla mezz’ora tiro cross di Portoghese e palla che si stampa sul palo. Girandola di cambi per un match che non ha più storia mentre sul gong c’è gloria per Pellegrini che salva su Evangelista e decreta il game over.
Giuseppe Lonero