Valenzano, Filipponio: ‘Riprendiamoci il senso di libertà’

Questa intervista fa parte dello spazio che CivitasLab dedica alla campagna elettorale di Valenzano. Ad ogni candidato in campo garantiremo pari trattamento. Per cominciare abbiamo chiesto a ognuno dei candidati al momento in campo di presentarsi ponendo a tutti le stesse domande. Abbiamo incontrato il quarto candidato Michele Filipponio 

DOMANDA: Al via la campagna elettorale. Come si prepara a viverla da candidato sindaco?

RISPOSTA: Al massimo dell’impegno e dell’entusiasmo. Farò ogni sforzo per far comprendere ai miei concittadini, sfiduciati da anni di cattiva politica, che una inversione ad “U” è possibile e che c’è assolutamente bisogno di alzare la testa e non di piegare la schiena.

D- Quali sono le sue proposte per una città nuova?

R– Da tempo ho raccolto segnalazioni, denunce, disservizi, idee, proposte e progetti che ne hanno costituito il programma. Ciò nonostante, il nostro programma è aperto anche ad altre indicazioni, qualora riuscissimo a governare la città. Io con il Partito Meridionalista daremo voce a chi non ha voce. La centralità dell’uomo e non gli interessi di pochi, è alla base della nostra stessa esistenza. In generale, la nostra programmazione politico-amministrativa è mirata allo sviluppo e al sostegno economico delle piccole e medie attività agricole, artigianali, commerciali, culturali, sociali, turistiche, ambientali, sportive; alla fine della politica delle lobbies cittadine, “delle aree e terreni edificabili indiscriminatamente” e degli eterni rinnovi degli appalti pubblici.

D-Che squadra presenterà ai cittadini?

R- Ho presentato una lista di persone normali e di qualità morali e professionali; di candidati che non hanno mai ricoperto incarichi istituzionali, fatta una sola eccezione, nella certezza di rompere ogni legame con la vecchia politica e le lobbies cittadine, che hanno causato decennali disastri e di immobilismo. La novità assoluta è costituita dalla presenza in lista di cittadini italo-venezuelani rientrati in Italia e che vivono in condizioni di disagio sociale e civico, già da molti anni.

D- Se fosse eletto quale sarà il primo provvedimento che occuperà la sua scrivania?

R- Inevitabilmente, stante i tempi ristrettissimi, Intercetterò, studierò e approverò, tutti gli investimenti possibili contenuti nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il Piano ha come beneficiari d’elezione le donne, i giovani e il Mezzogiorno tutto, per favorire in modo sostanziale l’inclusione sociale e ridurre i divari territoriali. Ovviamente tenendo ben presente che, senza la piena collaborazione dei dirigenti delle ripartizioni interessate, non si può procedere in maniera ottimale. Per il bene di Valenzano, spero di trovare tutti disposti e disponibili, le scadenze del PNNR non ce lo consentono.

D-Se dovesse scegliere un motto, quale sarebbe?

R-Le ultime amministrazioni, cadute per mafia, arresti, mozioni di sfiducia, approssimazione politica, dell’ultima in particolare, hanno determinato una grande sfiducia nella politica e nelle persone in politica della comunità. Il cittadino ha bisogno di riprendersi la libertà perduta, visto il grave condizionamento subito in qualsiasi coinvolgimento, sia di assenso o partecipazione. Penso che il motto migliore sia: Il senso della Libertà, riprendiamocelo! (per una civica partecipazione ad una riconversione sociale).

D-In poche battute spieghi perché dovrebbero scegliere lei?

R -Io sono la novità, il rappresentante della nuova classe politica dirigente, il “vero” cambiamento epocale che cerca Valenzano da decenni di vessazioni politica locale e auto-referenziale. Io e tutto il Partito Meridionalista rappresentiamo questo.

D– Faccia un augurio ai suoi avversari politici

R- Auguro lunghissimi anni di serena e determinata opposizione.

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