Triggiano, secondo il mio modesto parere, ha origini antichissime se pensiamo al ritrovamento di tombe del IV sec. A.C. e di luoghi individuati sotto la Chiesa Madre probabili di epoca Precristiana.
Triggiano, nei documenti storici, viene definita e citata con vari termini: “Terra Triviani” perché centro periferico minore; “Casale Triviani” quale agglomerato per lo più rurale e contadino; “Castrum o Oppido Triviani” perché provvisto di un fossato esterno di un antico recinto fortificato. Giusto la situazione triggianese.
Infatti, proprio sulle pareti di un fossato preesistente, i nostri avi nella loro migrazione dal mare verso l’interno, iniziarono a scavare delle grotte e renderle miserevolmente dimora abitativa. Certo non si trattò di uno spostamento di una comunità ma, di un minuscolo clan composto da poche famiglie. Queste individuarono come luogo del fossato per ricavare la loro dimora, la parete prospicente Via del Ponte. Qui, sotto l’imbocco di Via Ponte con angolo Via Nitti (già Via de lo Fosso) sono occultate le prime abitazioni in gripta dei nostri antenati.
Quindi Triggiano è stato in origine l’insieme di un complesso di grotte scavate nel fianco di un antico fossato presumibilmente di epoca Romana.
Ovviamente la comunità che venne a formarsi per tutto il periodo Alto medievale crebbe in condizioni di emarginazione, privazione e miseria che non trova raffronto in altre località coeve della Terra di Bari. La comunità era talmente esigua e la povertà latente che la videro insolvente a fornire adeguata rendita ai Feudatari detentori, e nella metà del 1300 la sua regnante Giordana, per la scarsità delle entrate fu costretta a non pagare l’hadoa e ricorrere al Pontefice Giovanni XII a intercedere per lei presso il Re Carlo II.
Questa situazione dovette perdurare per molto tempo, poiché Triggiano fino all’epoca Aragonese comprendeva appena 28 fuochi; ovvero un fuoco (famiglia) era composta in media da 4 persone, pertanto la comunità di Triggiano era appena di 112 abitanti.
Bisogna attendere la fine del Medioevo che Triggiano iniziò a incrementare la sua popolazione, questo grazie ad una forte immigrazione avvenuta intorno al 1400 di gente proveniente dall’Albania e dalla Grecia.
Fu l’inizio dell’ascesa demografica di Oppido Triviani che non ebbe ad arrestarsi per tutto il ‘500.
Secondo il Dizionario Geografico del Regno di Napoli del Giustiniani, la popolazione di Triggiano crebbe nel 1532 da 28 fuochi a 113, circa 460 persone; nel 1545 a 197 fuochi; nel 1561 a 253 e nel 1595 a 348 fuochi, ovvero all’incirca 1400 abitanti. Un incremento enorme.
Enzo Di Gioia