Chiara Valenzano e la sua nuova alba dopo il terremoto in Turchia

“Ciao Chiara”. “Ciao”. Come se io e lei ci conoscessimo da tempo. Eppure non è così. Lei è Chiara Valenzano la studentessa Erasmus di Rutigliano, laureata in Scienze internazionali all’Università di Torino. È scampata al terremoto tra la Turchia e la Siria di pochi giorni fa. Chiara vive con una sua compagna a Güneş, un quartiere di Gaziantep: “siamo subito andate fuori alla prima scossa, faceva freddo e ci siamo riscaldate attorno ad un fuoco che qualcuno aveva acceso”. Chiara ha atteso l’alba, un tempo interminabile. Un’alba mai vista, quella che ha cambiato per sempre la sua vita. Ad aiutare lei e la sua amica per raggiungere un riparo più sicuro è stato l’autista di un autobus. Fuori cominciava a nevicare, faceva freddo. Quell’alba era finalmente arrivata. Insieme alle urla strazianti di chi ha perso tutto in pochi secondi. Insieme a chi ha cercato di salvarsi. Chiara è una ragazza forte, dall’altro capo del telefono è un fiume in piena. “Molta gente si è rifugiata nei parchi, qualcuno spalanca neve per trovare un riparo più sicuro. Sono stata fortunata, ho visto strade dissestate. Adesso sono ad Antalya: un impatto diverso, qui c’è il mare, la sensazione è quella che non sia successo nulla. Sappiamo che non è così “. È successo tutto: migliaia di morti, centinaia di superstiti. Chiara è ferma anche su quello che farà: “la mia intenzione è quella di rimanere qui, cercare di aiutare e finire il mio progetto Erasmus presso Ayid, Collaboro con un’associazione impegnata a fornire sostegno educativo ai rifugiati siriani” . Chiara si occupa dei rifugiati. Gaziantep prima città al mondo per presenza di rifugiati in numero assoluto.

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